mercoledì 11 dicembre 2013

Ciò che ci unisce





Ognuno crede che il proprio punto di vista sia l'unico accettabile, perché vero, concreto, reale, basato sui fatti. Chissà quanti dopo aver capito che la mappa non è il territorio si sono ricordati di non giudicare, ma di aiutare.
Di non partire da ciò che divide, ma da ciò che unisce. Di non cercare di demolire le convinzioni degli altri, ma le proprie. ThinkDog! È un buon allenamento. Sempre.
"Angelo Vaira"







sabato 19 ottobre 2013

Relazioni



Nel regno degli esseri viventi non esistono cose ma solo relazioni.

                         Gregory Beateson

venerdì 23 agosto 2013

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DEI CANI di J.M. Masson




DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DEI CANI di J.M. Masson

- Il diritto di essere adeguatamente amati

- Il diritto di fare adeguata attività fisica

- Il diritto di essere adeguatamente nutriti

- Il diritto di bere acqua pulita

-Il diritto di avere una adeguata sistemazione

-Il diritto di esprimere il proprio comportamento naturale

- Il diritto di avere amici e compagni

- Il diritto di votare (scherzo!)

- Il diritto al tempo libero

- Il diritto all'assistenza medica

- Il diritto ad una morte indolore

- Il diritto a non essere oggetto di sperimentazioni

- Il diritto di non essere mangiati

- Il diritto di non essere sfruttati

- Il diritto al gioco

- Il diritto a veder presi in considerazione i propri bisogni emotivi

- Il diritto di vivere in un mondo interessante (per esempio non confinati in un giardino)

-Il diritto a essere protetti dai danni inferti da persone o altri cani

giovedì 22 agosto 2013

Andar per sentieri






Emozioni in movimento. Muoversi nella natura con il nostro cane, per scoprire angoli di mondo ove la natura è regina e condividere emozioni con i nostri amici a due e quattro zampe. Uscire dalla routine percorrendo splendidi sentieri.
Trascorrere una giornata all'aria aperta divertendosi e rilassando si.











mercoledì 12 giugno 2013

L'etica nel piatto





In Italia sta aumentando il numero di vegetariani e vegani. Dal 2002 ad oggi si stima siamo raddoppiati da 3 a 6 milioni. Sono soprattutto donne, giovani oppure over 65.
L'etica, la salute, l'ambiente  sono  le principali motivazioni di chi sceglie un' alimentazione vegetariana quindi priva di carne e pesce o vegana priva di derivati animali, e quindi senza carne ma anche senza latte, uova, miele, strutto, gelatine.
Chi intraprende questo stile di vita lo fa per salvare gli animali, riconoscendo pari  dignità  agli Umani ed agli altri Animali  ricercando modi di vita rispettosi delle prerogative di ogni animale. Lo fa perché ritiene non sia giusto soddisfare la gola a spese  del dolore e della morte altrui.
Lo fa per migliorare la propria salute. Un’alimentazione priva di prodotti animali è poverissima di grassi saturi, responsabili di malattie come l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’infarto del miocardio e il cancro al colon.
Inoltre, frutta e verdura sono le fonti principali di fibre, che hanno effetti positivi sulla funzionalità epatica e sulla digestione, tengono pulito l’intestino e aiutano a disintossicare l’organismo.
Un elevato consumo di frutta e verdura garantisce poi un buon apporto di vitamine e di antiossidanti, come i flavonoidi, che rallentano l’invecchiamento, rendono la pelle più luminosa e i capelli più forti.
In alcuni paesi come Norvegia, Svezia e Finlandia è ormai comune nelle scuole poter scegliere  il menù vegetariano o vegano  per i propri figli. 
Il paese che si occupa molto dei diritti dei vegetariani e dei vegani è l'Inghilterra che ha la più antica tradizione come associazione vegetariana.
In Inghilterra nei supermercati molti prodotti anno il bollino per vegetariani o per vegani.
L'Italia è un paese che favorisce la scelta vegetariana, pensiamo ai primi piatti, pensiamo all'uso dei legumi a differenza ad esempio dei paese del nord europa o dell'est dove la carne è il piatto principale.
Si può diventare vegetariani o vegani in diversi modi. Alcuni preferiscono affrontare questo percorso per gradi, eliminando dalla propria dieta carne e pesce in modo graduale, fino ad azzerarlo, per poi passare alla diminuzione di tutti i prodotti di origine animale come uova, latte, burro.
Altri, invece, diventano vegani dall’oggi al domani, senza tappe intermedie.
Siamo diversi e ognuno ha il suo percorso.
Certo che con una forte motivazione è possibile seguire questa strada e solo
così  sará facile modificare le proprie abitudini alimentari ed il proprio stile di vita. Ed è ancora più facile con l'aiuto di altri, specialmente da chi questa scelta l'ha già fatta da tempo.
Sul web vi sono molti siti che possono aiutare i neofiti e chi già ha intrapreso questo stile di vita,  che suggeriscono ricette e preparazioni "senza crudeltà" per mangiare in modo sano e gustoso salvando gli animali e l'ambiente.
Uno di questi, la cui visita è d'obbligo, è http://www.lacucinavegetariana.it/
uno dei più utili e affidabili,con forte personalità e che rivela la passione autentica degli autori e l'amore per il cibo e la buona cucina oltre che una filosofia di vita rispettosa del mondo animale.
Ecco cosa dicono di sé stessi: "Lacucinavegetariana è la community vegetariana e vegana italiana. Noi combiniamo passione per il buon cibo e innovazione per ottenere un’esperienza fantastica. Crediamo che la causa vegetariana vada sostenuta con informazioni e contenuti di qualità. Creatività e divertimento sono i protagonisti nella nostra cucina, per darvi piatti stimolanti e colorati ogni giorno! Fotografia, informazioni e interazioni con le realtà agricole locali, interconnesse nel social e nel mondo digitale, rendono la cucina dinamica e connessa al web. Questo è lacucinavegetariana.it".
Vi sono molteplici competenze  e professionalità dispiegate. Non si può volere di più.
La navigazione facile ed il design del sito che è bello e accattivante aiuta a seguire con piacere le proposte che ci vengono  offerte.
Le ricette sono spiegate in modo semplice ed efficace e le belle fotografie anticipano il piacere dell'assaggio
Provare per credere.

venerdì 7 giugno 2013

IL GIOCO È......


IL GIOCO E'.............

DIVERTIMENTO                                     
ALLEGRIA
GIOIA
SORRISO
EMOZIONI
MOVIMENTO
SPENSIERATEZZA                                   
INTESA
LIBERTÀ 
COMPAGNIA
RUOLI
RELAZIONI
SCELTE
FISICO
STRATEGIE
IMPEGNO 
COLLABORAZIONE
REGOLE
CREATIVITÁ
ARMONIA
LIMITE
CRESCITA 
SOCIALIZZAZIONE
APPRENDIMENTO 
SPAZIO
TEMPO
                                                                      
                                                               
                                                                      

mercoledì 29 maggio 2013

Il gioco






Gioco e apprendimento sono concetti fortemente intrecciati e collegati fra loro: il gioco è, infatti, fonte inesauribile di apprendimento, soprattutto in età giovanile.
La dimensione ludica non appartiene, però, soltanto all’età infantile, ma anche a quella adulta: ogni cane adulto dovrebbe, sempre, avere la possibilità di giocare, in quanto gli consente di elaborare le proprie emozioni, la dimensione affettiva, relazionale e mentale.

giovedì 16 maggio 2013

HUMAN BODY GYM



HUMAN BODY GYM (HBG) significa  "palestra con il corpo umano" cioè usare il corpo umano come strumento per far fare al cane degli esercizi. Il nostro corpo diventa come una palestra, tronco, braccia, gambe si trasformano in attrezzi con i quali il cane interagisce,  acquisendo maggiore consapevolezza delle proprie capacità motorie, aiutandolo a sviluppare le conoscenze che  ha del proprio corpo, facendo  attenzione anche al treno posteriore dove in genere la consapevolezza é inferiore.
Si può ad esempio far passare il cane sopra le gambe di uno o più soggetti distesi a terra. Oppure farlo passare in un "tunnel" formato da gambe divaricate, farlo camminare sopra le schiene di una serie di persone supine, usare le braccia per formare un salto in alto di varie altezze, ed altro ancora.
L'HGB è utile a tutti i cani per allenare le capacità motorie e le capacità sociali ,  perché è importante fare esperienza con la figura umana, con persone diverse per sesso, razza, età, dimensione, postura.
La dimensione corporea e quella mentale si rispecchiano e risuonano l'una nell'altra e si influenzano a vicenda. 
Naturalmente le difficoltà devono essere graduate, incoraggiando le abilità di ciascuno, prendendo in considerazione le peculiari caratteristiche di ogni individuo, a seconda della sua personalità, della tappa evolutiva che sta attraversando, considerando gli eventuali limiti soggettivi.
È anche un sano esercizio fisico per gli umani che si prestano a trasformarsi in attrezzi ginnici per il proprio amico a quattro zampe e per gli altri, in modo divertente e rilassante sia per il cane che per il conduttore.
Ed è anche un modo per migliorare la relazione e l'intesa in un contesto giocoso.
Aiuta a soddisfare i bisogni del cane (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di accreditamento, varietà e relazione).
Questa attività aiuta  i cani timidi e timorosi a superare le paure, ad avere un atteggiamento di apertura anziché di chiusura verso gli estranei, iniziando in questo caso con le persone con le quali il cane ha più confidenza e poi con persone meno conosciute, senza costrizioni, in un clima giocoso, tranquillo e disteso, per favorirne la socialità. 
Per renderli più sicuri e fiduciosi nei confronti delle persone, agendo sulla mente attraverso il corpo, lavorando su diverse aree di competenza,( motoria, sociale, cognitiva) per avviare un cambiamento. Cambiare la percezione che hanno delle persone.
                                                    







sabato 4 maggio 2013

Perché la pettorina



"Perché è meglio la pettorina" di Roberto Marchesini

Il guinzaglio è uno strumento di sicurezza prima di tutto per il cane e soprattutto all'interno della città o in vicinanza di strade, perché basta veramente un attimo e il cane rischia di essere coinvolto in un incidente mettendo a rischio la propria vita e quella altrui. Molti cani che vivono in appartamento e sono poco abituati a cavarsela da soli sulla strada, insomma che non hanno quella competenza che spesso ritroviamo nei cani di quartiere, rischiano molto perché attratti dagli stimoli esterni (un gatto, del cibo, un altro cane) rispondono in modo impulsivo senza considerare la presenza di mezzi che sopraggiungono o altri pericoli.
Il guinzaglio è perciò una cintura di sicurezza che dovrebbe entrare in tensione solo quando accidentalmente accade un imprevisto, esattamente come quando in auto siamo costretti a frenare di scatto. Il cane d'altro canto sogna la sua passeggiata quotidiana, che non significa affatto per lui avere l'occasione di espletare i bisogni, bensì partire all'avventura insieme al suo gruppo e utilizzare semmai l'urina per comunicare col mondo. La passeggiata è un momento magico, carico di aspettative, un po' come quando da bambini ci portavano nei negozi di giocattoli: era difficile stare calmi e non correre da una parte all'altra. Questo è il motivo principale che porta il cane a tirare al guinzaglio, l'eccitazione e non la dominanza, soprattutto se si esce poche volte al giorno e per poco tempo.
D'altro canto tirare il guinzaglio crea difficoltà nella persona e diventa motivo di conflittualità nella relazione, oltre che creare disagio nel cane. Per questo è indispensabile lavorare sulla passeggiata in senso educativo; si tratta di un ambito pedagogico a tutti gli effetti, come imparare a riportare un giocattolo o saper attendere tranquilli. Il tirare al guinzaglio non dipende perciò dagli strumenti - la struttura del guinzaglio o l'imbragatura a cui il guinzaglio si aggancia, sia essa un collare o una pettorina - ma dal modo in cui il cane vive la passeggiata, dal carico di eccitazione che lo prende e per converso dalle scarse conoscenze in fatto di come si deve esprimere il passeggiare insieme.
Se è vero che il tirare al guinzaglio non dipende in modo diretto dalla relazione bensì è il frutto della concomitanza di tanta eccitazione e poca conoscenza, è altresì vero che attraverso la relazione e, oserei dire, solo grazie e in seno alla relazione è possibile superare il problema del tirare al guinzaglio. Occorre innanzitutto spazzar via i pregiudizi che affidano agli strumenti il compito di insegnare: lo strumento può affiancare o tamponare ma il vero farmaco è l'intervento sulla relazione. E' indispensabile intervenire su diversi fronti: 1) aumentare l'accreditamento del conduttore umano, facendo capire che vicino a lui accadono cose piacevoli e quindi è meglio stare affiancati, e parimenti abituare il cane a seguire, attraverso esercizi come i cambi di direzione; 2) lavorare sulla calma e sugli autocontrolli in modo da accrescere le conoscenze e ammortizzare l'eccitazione, aumentando altresì la frequenza delle passeggiate e trasformandole in momenti di relazione con la persona.
Se non è un'utopia arrivare a un perfetto affiancamento di cane e persona ove in passeggiata il guinzaglio non è mai in tensione, è pur vero che in quanto cintura di sicurezza il guinzaglio può di colpo andare in tensione perché sopraggiunge un pericolo o un imprevisto. E allora mi chiedo: agganceremmo mai una cintura di sicurezza al collo? Il collo è una regione molto delicata poiché: a) si regge sulle vertebre cervicali, già sollecitate dai muscoli del treno anteriore e dalla testa, e non a caso sede delle più frequenti infiammazioni; b) è sede di alcuni tra i più importanti plessi circolatori, con ripercussioni non solo locali ma altresì sulla frequenza cardio-respiratoria; c) ospita tanto gli organi respiratori quanto quelli dell'alimentazione, nonché la ghiandola tiroidea.
Molti che a ragione non amavano mettere il collare al cane per i motivi suesposti hanno trovato nella pettorina una soluzione ideale. Il cane con la pettorina non è costretto a subire strattoni nella delicata zona del collo. Legare la cintura di sicurezza in una zona neutra capace di ripartire le tensioni su tutto il corpo senza focalizzarle sulla parte più delicata è una soluzione che peraltro l'essere umano utilizza tutte le volte che deve fare un'imbragatura per sé. Non si è mai visto che l'uomo scarichi una tensione sul collo, sempre che non si abbia l'intenzione di impiccare il malcapitato. Come noi e come tutti i vertebrati un numero consistente di muscoli si attacca proprio nella zona cervicale pertanto è buona norma non sollecitare la parte per non arrecare infiammazioni e dolore.
Un altro fondamentale aspetto da tenere in grande considerazione è il capitolo della comunicazione. Il cane comunica attraverso determinate posture che indicano ai suoi simili il suo stato interno (emozioni e motivazioni) e le sue intenzioni. Esiste poi un complesso galateo di incontro, scritto nell'identità del cane, che prevede che il cane abbassi la testa e la volga da una parte, allarghi la traiettoria avvicinandosi a un altro cane. Un cane attaccato a un collare, se il guinzaglio entra in tensione, non può assumere le posture che gli sono necessarie per trasmettere un messaggio a un altro cane e rischia di andare incontro a spiacevoli incomprensioni o liti proprio a causa della postura sbagliata. Anche la comunicazione con gli esseri umani è inibita e si rischia appunto di far provare al cane disagio e stress che potrebbero poi sfociare in vere e proprie fobie nei confronti delle persone.
Basta una pettorina e un guinzaglio lungo e un cane può abbassare la testa, annusare, curvare, mettersi a fianco del suo accompagnatore se un passante, un altro cane o un rumore improvviso lo spaventano e riprendere con calma la passeggiata. Uno strattone dato al cane con il collare perché si pensa di insegnargli qualcosa verra' percepito da lui comunque come una minaccia in quanto avviene in un'area particolare, quella del collo, deputata agli scontri più cruenti. Ma ripetiamo: serve davvero minacciare e strattonare un cane per farsi una passeggiata insieme? No davvero. Ci sono molti modi per camminare insieme nel mondo. Un educatore cinofilo preparato non ha bisogno di strumenti coercitivi e obsoleti per evitare che il cane tiri al guinzaglio. La base è il piacere di stare insieme e di camminare vicini e non una specie di marcia militare fine a se stessa.

mercoledì 10 aprile 2013

Sentirsi "sentiti"




«Molti pensano che un cane debba essere addestrato e ubbidiente. In realtà non conta tanto il saper fare, quanto la bontà della relazione affettiva. L’esperto entra in gioco in questo senso, allenando alle emozioni attraverso la costruzione di esperienze e situazioni diverse. Sentirsi “sentiti” e accettati crea la base per una relazione felice in entrambe le direzioni»
[Angelo Vaira]

lunedì 8 aprile 2013

"Una giornata da cani"



                                                                           DOG SOCIAL WALK



La mattina del 7 aprile ci ha accolto il sole. Un buon auspicio per l'imminente passeggiata programmata nell' area boscosa golenale interna agli argini del fiume Piave posizionata proprio in corrispondenza dell’uscita del fiume dalle Prealpi, quando il suo alveo si allarga notevolmente con la presenza di vaste aree a bosco umido, aree sassose delle grave del Piave, tratti di fiume e di canali laterali, aree con risorgive ed aree umide. 
Il cielo si è successivamente incupito ma l'umore dei molti partecipanti no.
La giornata ha permesso a persone e cani di stare insieme in armonia.
I cani hanno potuto socializzare con i propri simile e con le persone, in libertà in un ambiente nuovo, imparando le regole della buona educazione canina.
Talvolta con la necessità di camminare al guinzaglio oppure di dover richiamare il proprio cane accanto a sé permettendo alle persone di esercitarsi nella gestione del proprio amico a 4 zampe nel migliore dei modi in situazioni diverse.
Immersi in un ambiente ideale per passare un po' di tempo in un luogo rilassante e tranquillo, lontano dal caos cittadino.
Per tutti una giornata piacevole da passare insieme rafforzando il legame che lega cane e proprietario. Una giornata anche per conoscere nuove persone e nuovi cani e per fare nuove amicizie.
Non è mancata la possibilità di assaggiare le specialità culinarie della zona, pesso l'agriturismo Al Capitello di Monfumo, in una bellissima zona collinare.
Insomma: una bellissima giornata!
Alla prossima.




venerdì 5 aprile 2013

Insieme





I cani sono il nostro tramite con il paradiso... sedersi con un cane su di una collina in uno splendido pomeriggio è come tornare all'Eden, dove non fare nulla non era noioso - era la pace. (Milan Kundera)

domenica 10 marzo 2013

SU E XO PAR I MONTI




Passeggiata sulla neve, in Cansiglio, in collaborazione con la associazione Dogsy del Lido di Venezia. Perché insieme si può.

Baciati da una giornata soleggiata,  con la neve che ha addolcito i nostri passi, in un paesaggio con scorci talvolta magici, abbiamo fatto una splendida esperienza per cani ed umani. Assolutamente da ripetere.
Ringraziamo tutti i partecipanti che hanno permesso che ciò avvenisse.

http://www.youtube.com/watch?v=WIxB31S8xfY&feature=youtu.be

Decaduto l'obbligo di antirabbica

dograbiesor

Riportiamo quanto apparso nel sito dell'ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani




Dal 14 febbraio non sussiste più l'obbligo di vaccinazione per i cani i gatti e i furetti diretti verso i territori delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Province Autonome di Trento e Bolzano. Il chiarimento arriva dalla Direzione Generale della Sanità Animale. Italia ufficialmente indenne grazie ai Medici Veterinari.
A fugare ogni dubbio sulla decadenza dell'obbligo di vaccinazione degli animali domestici è la nota che il Ministero della Salute inoltra oggi all'ANMVI. Decade l'obbligo vaccinale anche per i cani e gli animali domestici condotti in alpeggio residenti nel Nord Est.

La riconquista dello status di indennità è il risultato di un piano di intervento vaccinale e di epidemiosorveglianza avviato dal Ministero della Salute e dalle autorità sanitarie territoriali dal 2008. "Le misure adottate hanno portato l'eradicazione della malattia e ai sensi delle norme OIE, ltalia ha riacquisito lo status di indennità da rabbia ( v. lo storico dei report dell'Italia all'OIE)

Un traguardo raggiunto grazie ad un esteso piano di vaccinazione orale antirabbico nelle volpi e l'obbligo di vaccinazione dei cani presenti nelle zone a rischio e degli animali condotti al pascolo in diversi parti dei territori del Nord Est d'Italia. Per attuarlo, l'Italia ha ricevuto il sostegno finanziario dall'Unione Europea; in questi anni, le amministrazioni territoriali hanno parzialmente coperto i costi delle vaccinazioni obbligatorie negli animali domestici, che sono state eseguite anche con il concorso di risorse economiche private.

I piani di prevenzione sono stati efficacemente attuati nei territori interessati con la collaborazione del centro nazionale di referenza presso l'Istituto Zooprofilattico di Padova e dai veterinari sia pubblici che privati.

Nonostante la favorevole situazione epidemiologica l'Italia manterrà un piano di vaccinazione nelle volpi nella Regione Friuli Venezia Giulia, lungo il confine italo-sloveno, in considerazione del permanere della situazione di rischio nell'area balcanica.

sabato 2 marzo 2013

QUESTIONE DI NASO








L'Olfatto,  per il cane il re dei sensi.

Dei cinque sensi, udito, vista, olfatto, tatto, gusto,  , nel cane l'olfatto è quello più sviluppato. Attraverso esso il cane legge il mondo circostante, conosce, riconosce e ricorda. Il suo mondo è principalmente un mondo di odori. Da ciò che  percepisce olfattivamente ricava una infinità di informazioni e realizza una mappa del mondo che lo circonda.
L'uomo in confronto al cane può essere definito un animale quasi privo di olfatto e ciò per ragioni  anatomo-fisiologiche. La mucosa olfattiva dell'uomo ha una superficie totale di circa 2-4 cmq,  quella di un cane medio di circa    150 cmq.
La differenza sta anche nel numero di cellule recettive per unità di misura, che nei cani è molto più elevata che nell'uomo.
Possiamo considerare il fiuto del cane diecimila volte superiore a quello dell'uomo.
Il cane è in grado di percepire un milligrammo di acido butirrico in 100 milioni di metri cubi d’aria. Probabilmente l’acido butirrico, componente del sudore, è la sostanza che il cane individua quando segue una traccia umana.
Però La maggiore capacità olfattiva del cane non si risolve semplicemente in una superiore sensibilità agli odori bensì in una raffinata capacità di selezione, discriminazione e catalogazione.
"Se per l’uomo il mondo è prima di tutto un palcoscenico di immagini, per il cane la realtà è una tavolozza di odori. Utilizzare l’olfatto non è solo un modo diverso di monitorare la realtà ma è a tutti gli effetti un’esperienza diversa. La distanza tipica del rapporto visivo è completamente azzerata nella percezione odorosa: il cane è letteralmente immerso negli odori e alcuni di questi modificano in modo diretto – cioè senza passare attraverso il vaglio della consapevolezza – le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo metabolismo "(Marchesini). 

 Certo non possiamo insegnare ad un cane come usare il suo naso, ma lo possiamo indirizzare, proponendogli diverse attività, da quelle più divertenti alle vere e proprie ricerche e prove di lavoro. In questo modo indirizziamo ed incrementiamo le abilità naturali, soddisfiamo un suo bisogno e proponiamo ai nostri cani attività divertenti e piacevoli da svolgere assieme, arricchendo la nostra relazione.
Riscopriamo il piacere di stare assieme, lavorando "mano nella zampa", divertendosi e fidandosi l'una l'altro.
I giochi di naso sono estremamente gratificanti per il cane, inoltre lo aiutano a raggiungere uno stato di calma e ad aumentare la sua capacità di concentrazione. Sono giochi molto utili con i cani agitati, che fanno fatica a rilassarsi e sono ottimi per i cani insicuri per aiutarli ad aumentare la propria autostima.

Parola d'ordine: imparare giocando e divertendosi.

sabato 5 gennaio 2013

OLIVER GIOVANE PROMESSA

 Eccovi un breve video di Oliver a quattro mesi che si esercita con il gioco della ricerca.
                     
Oliver primi passi nella ricerca


SE C'È UNA COSA CHE IL VOSTRO CANE SA FARE BENISSIMO, É USARE IL NASO!

Tutti i cani godono nell'usare il naso per conoscere il mondo e per cercare cose o persone. Ci sono delle razze più specializzate anche se tutti i cani possono raggiungere l'eccellenza nelle attività olfattive. Ed è una cosa che potete fare con loro, divertendovi e costruendo un lavoro di squadra con il vostro cane, arricchendo la vostra relazione
Con le attivitá di ricerca ogni cane può sviluppare e perfezionare le proprie capacità innate di seguire una traccia o di individuare il cono d'odore